Lo scatto al centro della polemica social
La polemica social

“Evviva l’Italia antifascista” ed è subito scontro sui social

Lo scatto ha suscitato non poche polemiche, tra riflessioni e offese
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In occasione del corteo mattutino tenutosi lo scorso 25 Aprile a Terlizzi, durante la Festa della Liberazione, “La Corrente”, su un noto gruppo facebook cittadino, ha condiviso una fotografia dal titolo “Evviva l’Italia antifascista” davanti alla statua dei  Martiri della Resistenza Don Pietro Pappagallo e Gioacchino Gesmundo, in largo La Ginestra.

Lo scatto ha suscitato non poche polemiche da una parte di cittadinanza, figure istituzionali e profili falsi che, oltre ad esprimere le proprie riflessioni, ha anche offeso e denigrato i protagonisti in foto.

«Ma sono gli stessi antifascisti che vorrebbero la resa del popolo ucraino che fieramente da 2 anni combatte contro la vile aggressione di un regime fascista?», «Quelli in foto sono i reduci della resistenza?», «Ridicoli, patetici, comunisti» queste solo alcune delle esternazioni pubbliche, a cui è seguito un vero e proprio dissing mediatico.

A tali commenti, la Corrente ha risposto con un comunicato stampa: «Ci abbiamo messo la faccia, perchè per noi l’antifascismo è un valore essenziale, il primo nella cornice di senso della politica perché pone nettamente la differenza tra democrazia e totalitarismo. Non urliamo all’anacronistico ritorno del fascismo ma sappiamo bene che si può, si deve, continuare ad essere antifascisti proprio per evitare il ripetersi delle pagine più scure della storia. Potete ridere e offenderci quanto volete, potete insinuare sulle nostre vite, potete persino esercitare la libertà, grazie all’antifascismo, di non avere alcun ritegno e filtro nel commentare con cattiveria e violenza verbale la scelta di alcuni vostri concittadini, eppure noi non ci schiodiamo: rimarremo sempre e comunque dalla stessa parte» le parole del partito politico.

Sulla vicenda, è intervenuto anche il Sindaco di Terlizzi Michelangelo De Chirico: «Fascisti potremmo essere tutti quanti nel momento in cui non riuscissimo a riconoscere quella parte recondita dell’animo umano che può emergere in qualsiasi momento, anche nel semplice utilizzo di termini offensivi sui social, nelle forme di intolleranza verso lavoratori stagionali che dovessero sbagliare, nelle aggressioni squadriste da parte di giovani bulli o anche di pseudo-politicanti. Non è una questione di sinistra o di destra, il solo fatto di mettere l’antifascismo in discussione è indice che non è mai abbastanza calare la guardia. Orgogliosamente antifascisti, sempre».

sabato 27 Aprile 2024

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Annalisa
Annalisa
11 giorni fa

Si potrebbe pure ricordare che nel 2014 in piazza Maidan a Kiev c’erano quelli del Pravi Sector e che il Battaglione Azov con decine di migliaia di ucraini nazisti-banderisti è stato inquadrato nell’esercito regolare. Bandiera ha statue ormai nelle piazze. Il nazismo coperto da nazionalismo è un serio problema in Ucraina.